Monaco e i suoi parchi – Radfahren durch die Münchner Parks

nessun commento

A Capodanno sono tornato a casa quando di solito mi alzo. Una volta caduto dal letto, decido che il modo migliore per sconfiggere il mal di testa è quello di salire in sella: aria fresca e movimento sono da sempre un’ottima medicina. 

Dove andare? Le forze non sono quelle dei giorni migliori e quindi mi invento un breve percorso alla scoperta di alcuni dei più bei parchi di Monaco di Baviera. 

Am Silvester bin ich nach Hause gekommen, wenn ich normalerweise aufstehe. Sobald ich aus dem Bett gefallen bin, wird es mir sofort klar, dass ich mit der Rad fahren muss. Es ist die beste Lösung, um die Kopfschmerzen los zu werden: Frische Luft und Bewegung wirken wie Medizin.

Wohin? Die Kräfte sind nicht die der besten Tage, deshalb entscheide ich mich für einen kurzen Radweg entlang den schönsten Parks in München.

Decido di partire da Odeonsplatz, uno degli hot spot della città. Cielo azzurro, sole splendente e temperature non troppo rigide.

Dopo qualche colpo di pedale, svolto subito a destra per ammirare l’Hofgarten. Gli alberi sono spogli e devo rinunciare anche alle decorazioni floreali che abbelliscono questo giardino nato per volontà di Albrecht von Bayern nel lontano 1560.

Una volta superato il tunnel, dove spesso risuonano le note di artisti di strada, entro nell’Englischer Garten. Con i suoi 375 ettari è uno dei parchi più grandi del mondo anche se è suddiviso in diversi settori che arrivano fino alla periferia della città. Il ponticello ed il ruscello danno vita ad uno dei quadri più famosi e la sosta per uno scatto è obbligatoria.

Der Startpunkt ist am Odeonsplatz, einer der Hot Spots der Stadt. Blauer Himmel, strahlender Sonnenschein und nicht zu kalte Temperaturen.

Ich biege gleich rechts zum Hofgarten ab. Die Bäume sind kahl und vom Blumenschmuck gibt es keine Spur. Dieser schmückt im Sommer, einen Garten, der im Jahr 1560 nach dem Willen Albrechts von Bayern entstand.

Nach dem ich den Tunnel, in dem die Straßenkünstlern oft zu finden sind, komme ich in den Englischen Garten ein. Mit seinen 375 Hektar ist er einer der größten Parks der Welt. Die Anlage ist in mehrere Abschnitte unterteilt, die bis an den Stadtrand reichen. Die kleine Brücke und der Bach bilden eines der berühmtesten Bilder, und eine kurze Pause ist hier ein Muss.

Pedalare lungo il ruscello nei mesi estivi è quasi impossibile per la moltitudine di gente che invade questo scorcio del parco ma oggi non devo scendere dai pedali. In lontananza vedo il Monoptero e mi avvio verso la Torre cinese. Zigzagando ed aprendomi un varco fra i pedoni, punto il prossimo Biergarten: il Seehaus. Da qui esco dal parco per andare verso la Münchner Freiheit.

Il prossimo obiettivo è il Luitpoldpark. Dalla collinetta si ha bella vista verso la parte nord della città ma nei giorni di Föhn (un vento caldo che soffia d’inverno) si possono ammirare le Alpi bavaresi.

Quasi non mi accorgo di arrivare all’Olympiapark, il teatro dei giochi olimpici del 1972. Le collinette non sono naturali: sono sorte dopo la seconda guerra mondiale quando vennero trasportati, sul terreno dell’ex aeroporto, circa 10 milioni di mq di macerie causate dai bombardamenti che distrussero gran parte della città.

Faccio qualche serpentina per raggiungere uno dei punti panoramici più famosi che permettono di ammirare il vecchio Olympiastadion e il suo tetto a vele. Poco distante troneggia la torre della BMW accanto al BMW-Welt di recente costruzione.

Wegen den vielen Menschen, die in diesen Teil des Parks eindringen, ist es in den Sommermonaten fast unmöglich, den Bach entlang zu radeln. Heute muss ich dagegen nicht mein Red schieben. In der Ferne sehe ich den Monopteros und fahre zum Chinesischen Turm. Es sind einige Fußgänger unterwegs und ich muss Zickzack fahren. Der Biergarten am Seehaus ist nun mein nächstes Ziel. Von hier aus verlasse ich den Park und gehe in Richtung Münchner Freiheit.

Nun fahre ich zum Luitpoldpark. Von der Anhöhe hat man einen schönen Blick auf den nördlichen Teil der Stadt, aber an Föhntagen (ein warmer Fallwind, der im Winter weht) kann man die bayerischen Alpen bewundern.

Schneller als man denken kann, bin ich im Olympiapark, dem Theater der Olympischen Spiele von 1972. Die Hügel sind künstlich und entstanden nach dem Zweiten Weltkrieg, als etwa 10 Millionen Quadratmeter Trümmer auf das Gelände des ehemaligen Flughafens transportiert wurden. Die Bomben haben einen großen Teil der Stadt im zweiten Weltkrieg zerstörten,

Dank einem kleinen Anstieg erreiche ich einen der berühmtesten Aussichtspunkte, von dem aus man das alte Olympiastadion und sein Segeldach bewundern kann. Nicht weit entfernt steht der BMW-Turm neben der neu gebauten BMW-Welt.

Una ciclabile che costeggia un piccolo canale mi porta verso ovest, al Castello di Nymphenburg, una delle residenze più amate dai re bavaresi, con il suo bellissimo parco.

Ein Radweg entlang eines kleinen Kanals führt mich westwärts zum Schloss Nymphenburg, einer der beliebtesten Residenzen der bayerischen Könige. Hinter dem Schloss befindet sich ein schöner Park.

La bici non può entrare ma la passeggiata lungo i viali è la degna conclusione di una bella giornata di sole prima di rimettermi in sella e tornare a casa seguendo, a ritroso, il percorso fatto all’andata.

Das Fahrrad darf nicht mitgenommen werden, aber der Spaziergang entlang der Alleen ist der würdige Abschluss eines schönen sonnigen Tages. Dann steige ich wieder auf dem Sattel und fahre nach Hause auf der gleichen Route wie auf der Hinfahrt.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...