

Oggi niente passi ma tappa di puro trasferimento. La cena abbondante di ieri sera mi ha fatto recuperare le energie spese sul Rombo ed il Passirio ha accompagnato le mie ore di sonno. Alcuni ospiti del Tirolerhof si sono lamentati, in internet, del rumore del fiume, io, invece, me lo sono goduto fino in fondo. La colazione non si fa mancare nulla, il cielo si è ridipinto di azzurro ed il sole è tornato ad illuminare la Val Passiria. Condizioni ideali per mettersi in sella ed affrontare una tappa da percorrere quasi esclusivamente su una pista ciclabile che si può imboccare proprio a San Leonardo.
Il primo tratto è un misto di sterrato e di parti asfaltate. Si pedala sempre in riva la fiume ed il percorso è indicato alla perfezione. Più di una volta si cambia lato superando un paio di ponti e, dopo qualche chilometro, iniziano i meleti che mi terranno compagnia fino all’arrivo.
All’inizio dei “filari” ci sono piante di rose. Un omaggio giornale per i passanti? Si tratta di cosiddette “piante spia” perché la rosa viene attaccata dai parassiti ed evidenzia in anticipo eventuali carenze di minerali.
Heute keine Pässe, sondern nur eine Transferetappe. Das reichhaltige Abendessen von gestern hat mir Kräften zurückgegeben, die der Timmelsjoch mir geraubt hatte. Der Flusslauf war ein guter Begleiter meines Schlafes. Einige Gäste des Tirolerhofs beschwerten sich im Internet über den Lärm, aber für mich klang er wie eine schöne Melodie. Auch das Frühstück ist reichlich, der Himmel ist wieder blau und die Sonne scheint. Es sind ideale Bedingungen zum Radfahren. In St. Leonhard kann ich gleich den Radweg nehmen.
Die ersten Kilometer sind eine Mischung aus Schotterweg und asphaltierten Abschnitten. Ich fahre immer am Ufer des Passeiers entlang und die Route ist perfekt ausgeschildert. Mehrmals wechselt man die Seite und nach wenigen Kilometern sehe ich die ersten Apfelplantagen: die ständigen „Begleiter“ der heutigen Etappe.
Am Anfang jeder Reihe git es Rosenpflanzen. Ein Geschenk für Passanten? Dies sind so genannte “Warnpflanzen”, weil die Rose von Schädlingen leichter angegriffen wird und Mineralstoffmangel aufzeigt.


Fino a Merano è tutta discesa e tengo una media sostenuta finché non supero un anziano signore che pedala con calma serafica. Cosa sto facendo? Perché andare così veloci? Oggi è una giornata stupenda ed i chilometri da percorrere non sono tanti: rallento e cerco di godermi maggiormente la scenografia naturale che si presenta davanti ai miei occhi. Alle porte di Merano sono praticamente nel bosco e vedo l’indicazione per il “Sentiero di Sissi”. All’imperatrice d’Austria questa città piaceva molto, prendeva dimora nel Castel Trauttmansdorf ed amava fare lunghe camminate immersa nella natura dei dintorni. Il centro di Merano obbliga a fare una piccola deviazione ma ne vale assolutamente la pena. Oggi è domenica e la via dei Portici è quasi deserta, ma è comunque uno scorcio della città vecchia che merita di essere ammirato. Nella piazza del Duomo un musicista di strada canta “Waht a wonderful world”. Ce ne dimentichiamo troppo spesso ed è giusto che qualcuno c’è lo ricordi. Se prendiamo coscienza della sua bellezza, magari impariamo a rispettarlo, questo mondo.
Nach Meran fahre ich fast immer bergab und bin ziemlich zügig unterwegs, bis ich an einem alten Mann vorbeikomme, der ruhig und seraphisch auswirkt. Was tue ich? Warum fahre ich so schnell? Heute ist ein wunderbarer Tag und die heutige Strecke ist nicht so lang: ich fahre langsamer und versuche, die Landschaft besser zu genießen. Vor den Toren von Meran bin ich im Wald und sehe die Schilder für den „Sissi-Pfad”. Die Kaiserin mochte diese Stadt sehr, sie lebte auf Schloss Trauttmansdorf und ging immer gerne in der Umgebung spazieren. Um das Zentrum von Meran zu besichtigen, muss ich einen Umweg fahren, aber es lohnt sich. Heute ist Sonntag und die Laubengasse ist fast leer, aber die Altstadt kann man immer bewundern. Auf dem Domplatz singt ein Straßenmusiker “Waht a wonderful world”. Wir vergessen dies zu oft und sollte jemand uns immer daran erinnert, wie schön unsere Welt wirklich ist. Wenn wir uns dieser Schönheit bewusst werden, lernen wir vielleicht, sie zu respektieren, diese Welt.


Lasciata Merano si entra in Val Venosta. La strada inizia a salire e quasi subito arrivano 7 tornanti di tutto rispetto. Portano a Lagundo che regala una vista mozzafiato sulla conca di Merano. La foto delle famose sedie giganti non può mancare e nemmeno quattro passi sotto la pergola in una giornata così afosa.
Nach dem Ortsausgang von Meran erreiche ich das Vinschgau. Die Straße beginnt zu steigen und plötzlich erreiche ich 7 steile Kehren. Sie führen nach Algund, der einen atemberaubenden Blick auf das Meraner Becken bietet. Das Foto der berühmten Riesenstühle ist ein Muss sowie einen kleinen Spaziergang unter der Pergola an einem so heißen Tag.

La ciclabile prosegue lungo l’Adige e, superata Lagundo, diventa quasi pianeggiante. È una domenica di luglio, il tempo è magnifico: oggi meglio non andare sui passi, farebbero invidia al Raccordo anulare nelle ore di punta! Arrivato a Castelbello, non faccio in tempo ad ammirare il maniero che le pendenze iniziano a salire e si alza un forte vento contrario.
Der Radweg führt weiter entlang der Etsch und wird nach Algund flach. Es ist ein Sonntag im Juli, das Wetter ist herrlich: heute ist es besser, die Pässe zu vermeiden. Man hätte das Gefühl, die Hauptstrasse einer Großstadt während der Stoßzeiten zu fahren! Als ich in Kastelbell ankomme, habe ich keine Zeit, das Herrenhaus zu bewundern: es wird steiler und ein starker Gegenwind bremst mich.

Poco male, rispetto al tempo di ieri e l’altro ieri, in Germania si direbbe: “Luxusproblem”. Non credo servano traduzioni. Alle porte di Silandro i meleti si intensificano e dopo meno di 60km complessivi raggiungo la mia meta. Il paese è piccolino, i negozi sono chiusi e per strada c’è poco movimento. In compenso riesco a scovare un gelato squisito in una gelateria semi nascosta. Un euro a pallina: sapori, qualità e…. prezzi di una volta!
Verglichen mit dem Wetter von gestern und vorgestern, würde man sagen: “Luxusproblem”. Vor den Toren von Schlanders die Apfelplantagen werden immer größer und nach weniger als 60 Km bin ich am Ziel. Das Dorf ist klein, die Geschäfte sind geschlossen und es ist wenig los. Gottseidank kann ich in einem versteckten Laden ein leckeres Eis finden. Ein Euro pro Kugel: Geschmack, Qualität und…. Preise aus alten Zeiten!

