Col de l’Iseran

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Non è stato facile trovare il B&B che avevo prenotato in internet. Una baita di montagna nascosta in un vicolo che si arrampica sulla collina. La sera vorrei fare quattro passi ma, verso ora di cena, inizia a piovere. Non è il classico temporale estivo e quindi, dopo aver mangiato una focaccia tipica dl luogo, mi metto a letto per recuperare le energie perse. Domani mi aspettano i 2.770 metri del Col de l’Iseran. 

Das B&B war nicht leicht zu finden. Eine Berghütte, versteckt in einer Gasse, die den Berg hinaufführt. Abends würde ich gerne spazieren gehen, aber um die Abendessenszeit fängt es zu regnen an. Es handelt sich nicht um ein klassisches Sommergewitter handelt, und so gehe ich ins Bett, nachdem ich eine typische Focaccia des Ortes gegessen habe. Ich muss die verlorenen Kräfte wiederfinden, denn die 2.770 Meter des Col de l’Iseran warten auf mich. 

Giove Pluvio non si è risparmiato ma al mattino, quando mi sveglio, è tornato a splendere il sole. 

Es hat die ganze Nacht geregnet, aber am Morgen, als ich aufwache, scheint die Sonne wieder. 

Il navigatore mi porta su una stradina secondaria che mi fa prendere quota al fianco degli impianti sciistici. Dopo meno di 6 km arrivo alla „Barrage du Chevril“ e scopro la storia di Tignes che non conoscevo. 

Nel 1952 venne costruita l’enorme diga dell’EDF. Gli abitanti provarono ad opporsi in tutti i modi ma alla fine dovettero cedere ed abbandonare le loro case. Il villaggio venne sommerso dal Lac du Chevril e, nel 2003 Livio Benedetti, uno scultore italiano ma savoiardo di adozione, diede le forme all’attuale custode dello specchio d’acqua artificiale. È la Signora del lago che indossa abiti tradizionali e guarda il villaggio che non c’é più, librando nell’aria una frase ricca di significato: „Semper Vivens“

Das Navi führt mich auf eine Nebenstraße, die mich bis zu den Skiliften begleitet. Nach weniger als 6 km erreiche ich die “Barrage du Chevril” und entdecke die mir unbekannte Geschichte von Tignes. 

Im Jahr 1952 wurde der riesige EDF-Staudamm gebaut. Die Einwohner versuchten, sich mit allen Mitteln dagegen zu wehren, aber schließlich mussten sie sich geschlagen geben und ihre Häuser verlassen. Das Dorf wurde vom Lac du Chevril überflutet, und im Jahr 2003 gab Livio Benedetti, ein italienischer Bildhauer, aber gebürtiger Savoyer, der heutigen Wächterin des künstlichen Sees die Formen. Es ist die Seedame, die in traditioneller Kleidung auf das verlorene Dorf blickt, und der Welt einen bedeutungsvollen Satz schenkt: “Semper Vivens”.

Devo tornare sulla strada principale che porta a Val d’Isère ed entrare in una brutta galleria. Cerco in tutti i modi di evitarla ma la cartina e la morfologia del territorio non mi vengono in aiuto. Il tunnel è illuminato ma è davvero stretto e c’è molto traffico. Ho la fortuna di entrare in un momento favorevole: mi affianca solo qualche automobile e nessun camion. Picchio sui pedali con tutta la forza che ho nelle gambe e quando esco, dopo circa un chilometro, tiro un respiro di sollievo. 

Ich muss zurück auf die Landesstraße nach Val d’Isère und durch einen hässlichen Tunnel fahren. Ich versuche, sie zu vermeiden, aber die Karte und die Morphologie des Gebiets lassen mir keine andere Wahl. Der Tunnel ist beleuchtet, aber er ist sehr eng und es herrscht viel Verkehr. Ich habe Glück, dass ich zu einem günstigen Zeitpunkt einfahre: Nur wenige Autos und keine Lastwagen fahren an mir vorbei. Ich trete mit aller Kraft in die Pedale, und als ich nach etwa einem Kilometer wieder herauskomme, bin ich sehr erleichtert. 

Uscito dalla cittadina, il traffico scompare. Torno ad essere a mio agio. Non ci sono i classici tornanti. La strada è dritta ma sono quasi a duemila metri ed il paesaggio inizia a farsi lunare. 

Als ich die Stadt verlasse, löst sich der Verkehr auf. Es geht mir wieder gut. Es gibt keine klassischen Serpentinen. Die Straße ist gerade, aber ich bin schon fast zweitausend Meter über dem Meeresspiegel, und die Landschaft ähnelt langsam der Mondlandschaft. 

Raggiungo Val d’Isère dopo 3 km. Abitazioni, negozi, ristoranti. Non vale la pena fermarsi. Faccio rifornimento perché non credo di trovare un granché fino al passo e poi vedo delle nuvole addensarsi all’orizzonte. Meglio rimettersi in marcia.

Quando mancano meno di 5 km alla vetta vedo un cartello che indica il Lac de l’Ouillette. Sono a 2.500 metri di altitudine e penso che valga la pena fare una piccola deviazione. Grazie alle ruote della Mountain Bike lo sterrato non è un problema e, quando arrivo al lago, ho la conferma che è stata la scelta giusta. Inizia a cadere qualche goccia e mi rintano nel bar dove mangio un buon panino seduto ad un tavolo con una vista straordinaria. 

Nach 3 km erreiche ich Val d’Isère. Häuser, Geschäfte, Restaurants. Es lohnt sich nicht, anzuhalten. Ich stärke mich, weil ich nicht glaube, dass ich bis zum Pass viel finden werde, und dann sehe ich, wie sich die Wolken am Horizont verdichten. Ich fahre lieber wieder los.

Weniger als 5 km vor dem Gipfel sehe ich ein Schild, das den Lac de l’Ouillette anzeigt. Ich bin auf 2.500 Metern und es lohnt sich, einen kleinen Umweg zu machen. Dank meinem Mountainbike ist der unbefestigte Weg kein Problem und als ich am See ankomme, wird meine Wahl belohnt. Es tröpfelt, und ich gehe in die Bar, wo ein gutes Sandwich essen und eine außergewöhnlichen Aussicht genießen kann. 

Finito di piovere, riparto subito e, una volta arrivato in vetta, non mi attardo più di tanto, per non approfittare troppo della dea bendata.

Als der Regen aufhört, mache ich mich sofort wieder auf den Weg, und oben angekommen, warte ich nicht zu lange, um die Glücksfee nicht zu sehr zu beanspruchen.

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Il paesaggio è da cartolina anche in discesa e dopo una quindicina di chilometri arrivo a Bonneval sul Arc.

Auch auf der Abfahrt ist die Landschaft traumhaft und nach etwa fünfzehn Kilometern erreiche ich Bonneval sul Arc.

Una perla. Un paesino di circa 250 anime che abitano in case di pietra costruite a 1.800 metri sul livello del mare. Difficile non fermarsi ad ammirare uno dei 157 “Plus beaux villages de France“.

Eine Perle. Ein Dorf mit etwa 250 Einwohnern, die in Steinhäusern auf einer Höhe von 1.800 Metern über dem Meeresspiegel leben. Es ist schwer, nicht anzuhalten und eines der 157 “Plus beaux villages de France” zu bestaunen.

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Il resto è discesa fino a Avrieux, l’arrivo della tappa odierna. 

Ich fahre bergab bis nach Avrieux, dem Ziel der heutigen Etappe.

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