

Una sera a Briançon mi permette di scoprire le bellezze della città più alta di tutta la Francia essendo situata a 1.326 metri sul livello del mare. Trovandosi alla confluenza di cinque valli e grazie alla sua vicinanza all’Italia, è sempre stata un punto strategico e ciò spiega le imponenti opere di fortificazione che dominano la Zitadelle e che sono state costruite nel XVIII secolo per volontà del generale de Vauban Dal 2008 Briançon è classificata dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

Neanche il tempo di salire sui pedali che mi trovo davanti il cartello che mi annuncia i 19 km di salita che mi porteranno ai 2.360 metri del Col d’Izoard. Il versante nord è più lungo di quello che sale da Queyras e quindi le pendenze sono meno impegnative. Prendo subito un po’ di quota e ho la possibilità di ammirare dall’alto Briançon, il castello e l’intero sistema di fortificazione.
Dopo una decina di chilometri arrivo a Cervières.

Siamo a 1.600 metri sul livello del mare e qui inizia la vera salita, prendendo una strada che porta verso sud.
Lasciando il bosco di larici inizio a vedere i famosi ghiaioni di questa regione montuosa.

Gli ultimi 5 km prima della vetta sono caratterizzati da diverse serpentine ma la parte più spettacolare è quella meridionale.

Piramidi e stalagmiti di roccia che si ergono dai pendii e che rendono questo paesaggio lunare davvero unico. La chiamano la Casse Déserte ed ogni anfratto è una scusa per fermarsi e restare ad ammirare una natura che sa essere spettacolare sempre e comunque.

Altra sosta d’obbligo è il monumento dedicato al grande Fausto Coppi ed al francese Louison Bobet che arrivò tre volte per primo in cima all’Izoard, ponendo così le basi per due delle tre vittorie al Tour de France.

La discesa è ricca di serpentine e si perde rapidamente quota.
Arrivato nei pressi del Chateau-Queyras, prendo la strada verso Guillestre. Sono circa 17 km da percorrere in una vallata tagliata profondamente e molto stretta. È il cosiddetto canyon del Queyras.
A Guillestre inizia la seconda ascesa giornaliera verso i 2.109 metri del Col de Vars. Sono circa 19 km si salita e quelli iniziali sono i tratti più duri. È difficile eguagliare le meraviglie dell’Izoard ma a 2 km dalla vetta raggiungo un bel lago di alta montagna.

Ho prenotato una stanza nel rifugio e già pregusto la serata in riva al lago ma prima devo raggiungere la vetta per la foto ricordo.

Quando mi presento alla „reception“ ci sono ancora dei bikers ma appena inizia a calare il sole, rimangono solo alcuni ospiti del rifugio. Dopo più di 2.300 metri di dislivello sono abbastanza stanco e sono felice di godermi la tranquillità di una notte da trascorrere a 2 mila metri sul livello del mare.