Il Fedaia è una salita da guerrieri, soprattutto negli ultimi 5 km, ma è anche il passo più “ecologico” che abbia mai affrontato. Questa mattina non mi sarei mai immaginato una tappa tanto dura anche perché ero troppo impegnato a pensare alla posizione fantastica di Cortina: in qualunque posto ti trovi, basta che alzi il
Il Sellaronda è un classico e non può mancare in un viaggio che vuole esplorare alcune fra le salite più famose del Giro d’Italia. A chi non l’hai mai fatto, consiglio vivamente di partecipare al Sellaronda Day (informazioni si trovano in internet), ovvero una giornata nella quale le strade sono chiuse al traffico motorizzato e
Oggi tappa di trasferimento. Il cielo sopra Canazei è sempre più azzurro, le torte della signora Marika fanno bella mostra nella sala della colazione. Cosa chiedere di più dalla vita? La buona cucina, le passeggiate lungo il torrente, il sole di queste giornate: è tempo di partire portandosi dietro dei bellissimi ricordi. I primi chilometri
Il mestiere del futuro? Il meccanico di biciclette a Bressanone, almeno durante la stagione estiva. La discesa del Tires ha dato il definitivo colpo di grazia ai freni. Le pastiglie di entrambi ed il disco posteriore vanno cambiati. Il primo meccanico: “Per stasera? Non se ne parla, forse per domani mattina dopo le 10”. Il
Il Passo del Rombo vale da solo una tappa. In realtà avrei dovuto fare un giorno di riposo forzato visto che il meteo non sembrava lasciare scampo. Ieri sera, dopo aver consultato tutti i siti possibili immaginabili, mi ero rassegnato a rimandare la scalata di uno dei passi che, da tempo, avevo messo nel mirino.
Oggi niente passi ma tappa di puro trasferimento. La cena abbondante di ieri sera mi ha fatto recuperare le energie spese sul Rombo ed il Passirio ha accompagnato le mie ore di sonno. Alcuni ospiti del Tirolerhof si sono lamentati, in internet, del rumore del fiume, io, invece, me lo sono goduto fino in fondo.
Re Stelvio. Cosa poter aggiungere? Ho provato a rovistare nel cassetto degli aggettivi ma non sono riuscito a trovare niente di adeguato. È difficile spiegare a parole la bellezza e la maestà di questo passo, bisogna farlo. Almeno una volta nella vita. Per me non è stato un battesimo, perché qualche anno fa partecipai allo
Dopo Re Stelvio, è la volta della tappa regina. 115 km, dieci ore di bicicletta (comprese le innumerevoli pause) e 3.080 metri di dislivello, conditi dal Mortirolo e dal Gavia. Anche stanotte mi sono girato e rigirato fra le lenzuola. Ancora una volta mi assale il nervosismo prima di una tappa difficile con salite che
Neanche una tappa per passisti? Eccola servita, da Bormio a Sondrio. Non è lunghissima perché sono poco più di 70 km ma va fatta in apnea. La partenza è prevista alle 8,15 (tempo di fare colazione) e l’arrivo prima delle 11,30. Il treno parte alle 11,41 ma è sempre meglio tenere una piccola riserva per
…… adesso eccomi qua a Grado, l’isola del sole. Mi godo il mare della laguna ed assaporo l’aria salmastra. È il mio mondo, quello della mia infanzia. Sono tornato a casa. Eppure i ricordi sono ancora lassù, su quei monti, su quelle vette che mi hanno fatto compagnia durante gli ultimi dieci giorni. E pensare
Da tempo lo avevo messo nel mirino ma che fatica! Ich hatte den Zoncolan längst ins Visier genommen, aber was für ein Kampf! Strada asfaltata e quindi niente moutain bike bensì una più agile bici da corsa. Una salita che non da respiro che diventa “umana”solo nella seconda parte. Il problema è che sono partito